Pillole di diritto

Hacking, ricatti e riscatti su Instagram

Febbraio 25, 2021
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Ogni giorno che passa un pezzo della vita di ognuno di noi viene proiettato sui social network.

Come ogni attività umana anche in questo campo ci ritroviamo a combattere sempre più di frequente con attività illegali volte ad estorcere denaro o volte anche soltanto a far danno a qualcuno.

Stiamo parlando dell’hacking del profilo di uno dei social network più conosciuti e frequentati: Instagram.

 

Hackerare significa violare.

 

In pratica qualcuno riesce ad impadronirsi del profilo Instagram di una vittima e quasi sempre il legittimo proprietario del profilo non riesce più ad entrare con le credenziali in suo possesso. A quel punto gli scenari sono diversi. Il criminale salva tutti i contenuti come foto, video, storie, post e poi li cancella. A quel punto se l’intento era quello di fare danno alla vittima la vicenda si conclude e il profilo diventa inservibile. Il danno è ingente se si calcola che spesso chi subisce questa dinamica è un influencer o comunque qualcuno che con Instagram ci lavora e dovrà ricominciare tutto daccapo.

 

Se invece il delinquente lo fa a scopo di lucro allora contatterà la vittima e le chiederà del denaro per riavere tutto il materiale cancellato. La cifra del “riscatto” può variare da poche decine o centinaia di euro fino a svariate migliaia per i profili di personaggi famosi o influencer.

 

 

Punto uno: come proteggersi.

Bisogna tener presente che quasi sempre la violazione si rende possibile inviando un messaggio privato su Instagram.

In quel messaggio, che apparentemente proviene da Instagram stesso, si informa l’utente che è incriminato di aver violato il diritto d’autore, o comunque si utilizza una scusa qualunque per far cliccare su un link che è alla fine del messaggio. Quel link porta a una pagina appositamente compilata che contiene codice malevolo nascosto. Ecco, quel link è la chiave per permettere al criminale di entrare in possesso del profilo.

Quindi come prima cosa non bisogna mai cedere all’ingenuità e cliccare su messaggi che recano al proprio interno dei collegamenti, i cosiddetti link.

Altra cosa importante è cambiare spesso la password del proprio profilo Instagram e della mail ad esso associata. Questo renderà l’operazione di hacking molto problematica per il delinquente informatico. Una password sicura non deve essere più corta di 8 caratteri, meglio se di 15. È bene utilizzare sempre sia i numeri che le lettere, queste ultime sia maiuscole che minuscole e poi meglio aggiungere qualche segno di punteggiatura come punti, virgole, cancelletti, chiocciole o trattini. Ovviamente ricordatevi che nome utente, email e password di ogni genere non vanno assolutamente mai comunicate a nessuno. Se qualcuno ve le chiede allora dietro c’è un cybercriminale.

In ultimo bisogna attivare l’autenticazione a due fattori per tutti gli account social o email di cui si dispone. L’autenticazione a doppio fattore prevede che ogni volta che si fa ingresso nel proprio account o email, dopo aver inserito password e username, viene inviata sul proprio cellulare una notifica alla quale bisogna rispondere -SÌ-, oppure si riceve un sms con un codice da inserire. In questo modo per poter rubare un qualsiasi account o profilo bisogna essere in possesso anche del cellulare della vittima.

Questo rende ovviamente la violazione quasi impossibile.

 

 

Punto due: come recuperare il proprio profilo senza pagare alcun riscatto al criminale che ha hackerato il nostro account.

Recuperare un account Instagram hackerato è semplice. Con pochi passi – all’interno della stessa app – bisogna contattare l’assistenza Instagram.

L’operazione è completamente gratuita. Nel giro di qualche ora (al massimo qualche giorno) il servizio clienti Instagram vi contatterà all’indirizzo email col quale vi siete registrati oppure all’indirizzo email che gli segnalerete in fase di richiesta di aiuto.

Da poco Instagram ha introdotto un’utilissima funzione. Si tratta della possibilità di ripristinare i contenuti eliminati dal proprio profilo entro un mese dalla cancellazione. Quindi non cedete alle richieste di denaro perché entro 30 giorni, che è un tempo sufficiente per riavere il controllo del proprio account, è possibile recuperare tutto: foto, i video, i reels, i filmati IGTV e le storie.

 

Punto tre: denunciare il fatto senza indugi.

Se siete stati vittime di hacking nonostante tutte le precauzioni, oppure se è accaduto prima di aver letto questo articolo allora è importantissimo che denunciate il fatto. Si tratta di un reato penale. Avete il diritto e il dovere di rivolgervi ad un avvocato e procedere per le vie legali. La Polizia Postale riesce quasi sempre a risalire al criminale. Denunciando sarete risarciti del danno, riavrete il controllo del vostro profilo, e contribuirete a creare un grande deterrente dissuadendo chi crede di poter danneggiare, ricattare e taglieggiare informaticamente delle persone.

 

Post a cura dell’avvocato Mariagrazia Santosuosso


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