Lifestyle Vita da Mamma

Sarò una brava mamma? Dubbi e paure alla soglia del secondo parto

Marzo 1, 2017
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Alla soglia dei sette mesi di gravidanza e nonostante stia per partorire il secondo figlio non faccio altro che ripetermi questa domanda “sarò una brava mamma?”

Inutile dirvi che entrata nell’ultimo trimestre ed essendo ormai agli sgoccioli l’ansia mi sta salendo nonostante sia felicissima ed emozionata.

Il dubbio che mi assilla è sempre lo stesso, riuscirò a gestire tutto senza far soffrire nessuno dei due figli? Sarò in grado di occuparmi anche della casa e del lavoro senza andare in crisi?

La cosa che più mi spaventa è di perdere il controllo delle cose e di non saper riuscire a gestire il tutto.
Io che sono una precisa cronica, ho il timore che non sarà tutto così semplice come dicono “hai cresciuto il primo vedrai che il secondo crescerà da solo”
Ecco io a questa frase ci credo poco.
Sicuramente sarò più pratica nel crescere il secondo figlio perché sono forte dell’esperienza che mi ha donato il primo.
Con Raffaele ho dovuto imparare tutto, prima di lui non sapevo cosa fosse un pannolino, una medicazione al cordone ombelicale, una febbre o un semplice raffreddore.

Con lui sono diventata mamma, ho fortificato le ossa e sono cresciuta tanto quindi con Riccardo sarò più agevolata sotto questi punti di vista.

Sicuramente sarò meno apprensiva e più leggera su determinate cose.

Con il primo figlio si tende principalmente a crescerlo sotto una campana di vetro e credetemi nonostante non sia una persona molto ansiosa riguardandomi credo di essere stata odiosa in certi momenti.

Ma una mamma dopo il parto ha paura, si sente spesso sola e avvilita, è tanto fragile e non sempre le amiche ed i partenti dimostrano  un certo tatto nei nostri confronti diciamoci la verità.
Non tutti hanno capito che una mamma deve fare esperienza da sola, ha bisogno anche di sbagliare per crescere e migliorare, purtroppo c’è chi ha sempre la sua da dire; se allatti non va bene e se gli dai il biberon manco, se tieni tuo figlio in braccio gli fai prendere il vizio ma se lo tieni in culla gli fai mancare l’affetto.
Quante ne abbiamo sentite? Quante volte queste parole ci hanno mandato in confusione e ci hanno fatto star male ?
Come se non bastassero le fragilità e le insicurezze di una giovane madre si mettono pure loro a sparare sentenze su come devi crescere tuo figlio.
Ecco io non so se sarò una brava madre ma di sicuro ci metterò tutto l’impegno di questo mondo, cercherò di essere forte nonostante la difficoltà, arriverò di sicuro all’apice della sopportazione e di certo piangerò… eccome se piangerò, ma dovrò asciugarmi le lacrime ed andare avanti perché proprio loro, i nostri figli, ci daranno la forza di superare tutto.
Per adesso i sorrisi e gli abbracci di mio figlio mi fanno credere che in parte sono una buona madre o che insomma sto facendo un discreto lavoro, ma spero veramente di riuscire a sentirmi tale anche con il secondo che sta per arrivare, o meglio spero di continuare ad essere una buona madre per Raffi perché i sensi di colpa sono tanti.
Purtroppo chi subirà il cambiamento sarà Raffaele che per ora è abituato alla nostra quotidianità; io lo accompagno a scuola, io lo lavo e lo vesto nonostante mio marito sia molto presente ma non so se tra qualche mese sarà ancora tutto così.
Per Riccardo sarà tutto più semplice perché per lui noi saremo la realtà, io suo padre e suo fratello.

 

Ma si sarò una brava madre perché i cambiamenti spaventano più noi grandi che loro che sono piccini e sono sicura che Raffi mi aiuterà più di quanto immagini, sarà dolce e premuroso proprio come adesso e per lui anche se sarò triste o felice, stanca o molto spesso fragile non importa io sarò sempre e solo la sua MAMMA.

 


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