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ACNE | Cos’è e coma va trattato

Novembre 15, 2019
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Acne e alimentazione

Post a cura della Dottoressa Luciana Galdiero

 

C’ è una cosa che accomuna noi donne tutte ed è l’odio profondo per il Sebo, la lucidità della fronte, i punti neri sul naso e i pori dilatati.

Prima però di scartavetrare il viso con scrub e maschere astringenti, sarebbe opportuno ricordare che il sebo ha una funzione fondamentale: impermeabilizzare e proteggere la pelle, mantenere l’idratazione e renderla soffice ed elastica. 

Se ci troviamo di fronte a un eccesso di sebo allora si può manifestare la presenza di:

 – Comedoni aperti ovvero il Punto Nero , il cui colore è dato dall’ossidazione dello strato esterno del sebo stesso. In tal caso l’unica soluzione è quella di affidarsi a una brava estetista che li rimuova senza lasciare segni e ripetere la pulizia del viso ogni 6 mesi.

  • Comedoni chiusi: ovvero quei puntini bianchi sotto pelle non infiammati, i quali non vanno assolutamente toccati, ma trattati farmacologicamente.



  • Papule e pustole: si tratta di comedoni infetti e infiammati, per cui sono ben più gravi e rischiano di lasciare macchie e cicatrici.

Quando ritroviamo entrambe le lesioni, infiammatorie e non, allora parliamo di acne.

Si tratta di una malattia cronica infiammatoria della pelle a causa del batterio P.ACNES.

Nel caso in cui riscontriamo una massiccia presenza di papule e pustole, la terapia deve essere necessariamente medica con l’utilizzo di antibiotici specifici e spesso con molti effetti collaterali.

Un acne lieve, per lo più comedonica quindi, può essere imputata a una semplice iperproliferazione dello strato esterno della pelle con conseguente effetto tappo sui pori e formazione di comedoni.

Nei periodi di forte stress ad esempio può verificarsi un’iperproduzione di ormoni sessuali maschili, per cui si ha un aumento della produzione di sebo e una maggiore ostruzione dei pori stessi. 

In entrambi i casi la soluzione più efficace per curare un acne lieve è semplice, ma spesso trascurata, ovvero una delicata ma costante detersione mattina e sera.

 Per cui volendo racchiudere in pochi semplici step una Routine contro le imperfezioni consiglierei:

1-detersione per affinità (ovvero usare prima un detergente oleoso che rimuova trucco e impurità e poi uno schiumogeno delicato)

2-Lozione con alfa-idrossiacidi (glicolico,salicilico) che con la loro azione peeling assottigliano lo strato corneo della pelle

3-Utilizzare 1 volta al giorno preferibilmente la sera delle creme medicate a base di retinoidi o di antimicrobici (tipo benzac), in piccola quantità e in zone limitate.

4-Al mattino preferire delle creme idratanti che contrastino la secchezza indotta delle creme medicate.

5- Ricordarsi che la pelle impura è una pelle più delicata e fragilizzata dai trattamenti, per cui per evitare macchie solari, utilizzare sempre un spf tutto l’anno.

6-Utilizzare un make up adeguato: ovvero non comedogeno e ricordarsi che quando è possibile è sempre meglio far respirare la pelle.

Talvolta può accadere che nonostante si segua una skincare appropriata, si sia superata da un po’ la pubertà, non vi siano problematiche ormonali oggettive, di avere comedoni e imperfezioni sul viso e spesso anche su petto e dorso.

In questi casi le cause possono essere legate a una disbiosi intestinale.

In particolari condizioni di stress infatti, il nostro intestino diventa particolarmente permeabile, cioè non filtra più tossine e batteri patogeni, i quali entrano in circolo creando uno stato infiammatorio sull’organo più esteso del nostro corpo, ovvero la pelle.

Attualmente esistono dei test che consentono di verificare lo stato di permeabilità del nostro intestino in maniera semplice e non invasiva e dunque di correggere eventualmente dieta e stile di vita.

Ad esempio è stato visto che associare dei fermenti lattici ( L. acidophilus e S. termophilus) migliora sensibilmente il risultato delle terapie.

Inoltre, recenti studi hanno dimostrato che la Dieta occidentale: ricca in consumo di carne rossa, farine raffinate, grassi saturi, e latticini essere la principale causa di disbiosi intestinale e quindi di infiammazione della pelle e non solo.

Basti notare che popolazioni indigene che si nutrono essenzialmente di ciò che trovano in natura non conoscono patologie come l’acne.

Noi abbiamo dal canto nostro la Dieta Mediterranea, ricca in frutta, verdura, cibi integrali, legumi.

E’ stata dichiarata patrimonio dell’ Unesco poiché nei paesi del bacino mediterraneo dove essa è in uso è stata registrata una minore incidenza di malattie croniche, tra cui anche l’acne.

Insomma un ritorno alle origini ci consentirà non solo di vederci meglio allo specchio, ma di vivere meglio e più in salute.


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