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Ecco gli step per fare lo shampoo in maniera corretta!

Gennaio 25, 2020
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Molto spesso in farmacia ci capita di sentir parlare di capelli, di cuoio capelluto, di problematiche a esso associate (forfora, prurito, caduta) proprio perché i capelli, così come la pelle sono il nostro biglietto da visita e noi ci teniamo non solo ad apparire bene, ma ad essere in Salute.

 

Per questo motivo cominceremo dalle basi: come si fa lo shampoo?

 

Non è una domanda banale, anzi, molte problematiche sono causate da prodotti sbagliati o da un’ applicazione sbagliata del prodotto.

Lo shampoo si fa:

  • Bagnando la testa con acqua tiepida e abbondante.

 

  • Diluendo il prodotto in una ciotolina con dell’acqua in modo da distribuirlo più agevolmente su tutta la chioma facendogli fare la schiuma. Attenzione a non allungare con l’acqua direttamente nel flacone, poiché lo contamineremo dal punto di vista batterico

 

  • Distribuendolo nei 5 punti fondamentali: fronte, 2 laterali, centro della testa e sotto la nuca

 

  • Massaggiando delicatamente con i polpastrelli senza graffiare il cuoio.

 

  • Se si tratta di shampoo trattanti(antiforfora, dermatite) tenere in posa un paio di minuti 

 

  • risciacquando con abbondante acqua tiepida con molta attenzione. Molto utile è il risciacquo con sostanze acide come ad esempio un tappino di aceto di mele in 1L di acqua per rendere i capelli più lucidi e chiudere le squame. E no, non vi preoccupate i capelli non puzzeranno affatto, anzi.

Lo shampoo ha la funzione di lavare il cuoio capelluto, di portare via il sebo che naturalmente esso produce, con l’acqua che scende durante il lavaggio andremo a detergere anche le lunghezze, che essendo di fibra di cheratina saranno a tutti gli effetti morti.

Per cui sfatiamo qualche mito: i capelli non respirano, non assorbono, non si nutrono.

Ciò vuol dire che tutti i trattamenti post shampoo che andiamo a svolgere (balsamo , maschere, sieri) hanno un’unica funzione: inguainare la fibra capillifera.

Ovvero creare una guaina che chiude le squame del capello e li fa apparire più sani e lucenti.

Per cui alla richiesta di uno shampoo senza siliconi la risposta è perché?

I siliconi hanno un effetto barriera sui nostri capelli, ci proteggono dalle doppie punte future e quelle già esistenti le chiudono almeno otticamente in attesa della famigerata spuntatina dal parrucchiere, evitano l’ imbarazzante effetto crespo e sono necessari per dare corposità e morbidezza a un capello trattato.

Una volta fatto lo shampoo vediamo come procedere all’asciugatura dei capelli.

Ancora grondanti d’acqua l’ideale sarebbe avvolgerli in un turbante in microfibra.

Questo assorbe gran parte dell’ acqua e ci velocizza l’asciugatura.

Assolutamente vietato arrotolarli nell’ asciugamani, frizionarli, scuoterli e stropicciarli per evitare di aprire le fibre di cheratina.

Attenzione mai pettinare i capelli con spazzole e pettine da bagnati, poiché sono molto più fragili e si spezzano.

Piuttosto armarsi di pazienza e sciogliere i nodi con le dita.

Il phon durante l’asciugatura va tenuto il più possibile senza il bocchettone, in modo da diffondere l’aria calda e non troppo vicino e mi raccomando di asciugarli sempre dall’ alto verso il basso anche a testa in giù (per dare più volume) proprio per aiutare a chiudere le squame.

Solo alla fine montare il bocchettone e procedere con la spazzola per la piega.

Come facciamo la piega ai nostri capelli?

Preferiamo sempre spazzole e pettini in legno con setole naturali (ad esempio di cinghiale) che sono più morbide, non spezzano i capelli e fanno un delicato massaggio che stimola la circolazione sul cuoio capelluto.

Se oltre alla classica piega con spazzola e phon i nostri capelli hanno bisogno di essere ulteriormente domati, allora solo occasionalmente (max 1/settimana) possiamo procedere con una piastra.

Importante è utilizzare piastre in ceramica con uno sviluppo di calore controllato e non eccessivo, premunirsi sempre di uno spray termoprotettore il quale quasi sicuramente sarà siliconico e andrà appunto a inguainare i capelli impedendo che il calore eccessivo ne denaturi la struttura bruciandolo.

Tutto questo discorso si dimostra valido sempre nel caso in cui ci riferiamo a un capello naturale e non trattato.

Ma si sa, le mode, le esigenze dei capelli bianchi porta a trattarli chimicamente come nel caso di tinture e permanenti.

Questi funzionano poiché alterano perennemente la struttura del capello poiché grazie agli ingredienti in esso contenuti : l’ ossigeno, l ‘ammoniaca vanno ad aprire la struttura del capello consentendo la penetrazione del colorante  infatti si parla di tinture  permanenti.

Allora ci chiederemo le tinture  senza ammoniaca, senza resorcina… che senso hanno di esistere?

Eppure sono molto utili per soggetti allergici o particolarmente sensibili poiché sono sostanze fortemente allergizzanti che sul cuoio capelluto vengono assorbite dando effetti collaterali anche sistemici e gravi.

Per cui alla domanda se queste tinture funzionano come quelle classiche la risposta è no,chiaramente , ma avremo un capello sicuramente più sano, rispettato e una chioma più spessa poichè i coloranti si appoggiano sulla fibra del capello irrobustendola, ed è questo il motivo per cui vengono lavate via dagli shampoo più velocemente e durano un po’ in meno.

Per ulteriori chiarimenti ,dubbi e domande su problematiche specifiche quali dermatiti , forfora, caduta scrivete nei commenti …

 

Post a Cura della Dott. Luciana Galdiero


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