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Come affrontare al meglio la ripresa scolastica| Ecco i consigli della psicologa

Settembre 22, 2020
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Il ritorno a scuola è un momento che comporta uno stress inevitabile, sia per i bambini sia per le loro famiglie, in quanto si torna obbligatoriamente ad una routine che si è abbandonata durante il lungo periodo delle vacanze estive.

E’ sia metaforicamente sia
concretamente un tornare ad una dimensione di “doveri”, dopo un periodo in cui ci si è dedicati al piacere e allo svago.
Per questo motivo spesso
il ritorno a scuola può essere vissuto come un vero e proprio
momento di “lutto, cioè come un momento in cui “si perde/si lascia andare” qualcosa e si è costretti ad adattarsi ad una situazione completamente nuova.

I bambini iniziano una nuova classe, devono sviluppare nuove competenze, acquisire nuove conoscenze, adattarsi a richieste sempre più alte.

L’attuale situazione sanitaria, inoltre, comporta ulteriori cambiamenti a livello organizzativo rispetto agli anni precedenti: il distanziamento dei banchi, l’uso della mascherina, gli orari a volte ridotti, lo studio on line.
Tutto questo può creare stress emotivo e dare vita ad una serie di sintomi che possono manifestarsi anche diversi giorni prima del rientro a scuola; in
particolare sintomi psicosomatici legati ad ansia e stress, quali mal di pancia, mal di testa, insonnia, piccole regressioni rispetto ad abilità o competenze già acquisite, svogliatezza e tristezza.
Quando il disagio non è eccessivo, esiste una serie di azioni che i genitori possono mettere in atto per cercare di rendere il rientro sui banchi meno faticoso.

Vediamo quali.

1.Soprattutto con i bambini più piccoli, è importante cercare di ripristinare gradualmente una routine oraria e mantenerla, con orari precisi di sveglia ed addormentamento.
2. Andare a scuola implica imparare a gestire gli obblighi; si possono aiutare i bambini in tal senso proponendogli qualche giorno prima piccoli compiti che li aiutino a familiarizzare nuovamente con gli impegni. Ad esempio aiutare i genitori in qualche piccola faccenda domestica, in modo da evitare di arrivare al giorno prima dell’inizio con giornate piene solo di relax e senza regole o orari.
3. Se i bambini comunicano la fatica di dover ritornare a scuola e il desiderio di restare a casa, è importante per prima cosa dare spazio alle loro emozioni, ascoltandoli con rispetto e accogliendo i loro pensieri senza giudicarli. Poi si potrà spiegare loro che è normale non aver voglia di ricominciare e che pian piano si abitueranno. Al contrario se il genitore sminuisce i vissuti del figlio o cerca di sdrammatizzarli, è probabile che il bambino non si senta capito e che il suo malessere non passi.
4. Infine l’inizio della scuola non significa la fine del tempo libero. Trascorrere del tempo nella natura in qualunque stagione fornisce una grande carica e rappresenta uno stimolo per affrontare la settimana piena di impegni. E’ fondamentale saper ritagliare del tempo per una gita, una passeggiata nella natura, un ultimo tuffo in piscina, per un buon equilibrio
della mente e del corpo, per rigenerare i bambini (ma anche noi stessi!) ed aiutarli ad affrontare la fatica del riavvio scolastico.

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