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BALI mangia, prega, ama | il nostro viaggio di nozze

Agosto 2, 2017
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Bali Day 1

Abituati al lusso degli aeroporti di Hong Kong e Singapore l’arrivo a Bali è decisamente diverso.

Poca organizzazione, zero tecnologia e quella mancanza della cura dei dettagli che rispecchiano un pò la situazione economica del paese.

Dopo aver applicato il visto indonesiano sul passaporto usciamo dalla hall arrivi e ci ritroviamo subito nella ressa di tassisti e driver che fanno a gara per accaparrarti come cliente. Ne scegliamo uno a caso che ci accompagna al centro dell’isola, nella zona di Ubud, che dista circa 1 ora di macchina dall’aeroporto, dove passeremo i primi giorni a Bali.

Arriviamo a Ubud alle 10 di sera, non abbiamo cenato e abbiamo una fame tremenda così invece che in hotel preferiamo farci lasciare all’esterno di un ristorante per mangiare qualcosa.  Con bagagli a seguito ci accomodiamo in questo tipico ristorantino stile balinese che con 10€ di conto finale (avete capito bene 10€) ci serve tante cose buone e per finire un magnifico Banana split.

Subito ci accorgiamo che i balinesi sono fantastici, sempre cordiali e sorridenti, così la gentilissima signora si offre di chiamarci un taxi per farci accompagnare in hotel. Durante il tragitto di 5 minuti cerchiamo di scambiare due chiacchiere col tassista il quale ci dice che suo fratello è un driver che accompagna i turisti in giro per l’isola e così gli diciamo di chiamarlo e fissiamo l’appuntamento per il mattino seguente.

Day 2

La sveglia suona presto, abbiamo 2 giorni per visitare il centro dell’isola, la luce del giorno ci fa ammirare la bellezza del nostro hotel, lo Sri Ratih Cottages, completamente immerso nel verde con bellissime piante e coloratissimi fiori che circondano l’intera struttura.

Ad attenderci c’è una colazione multicolor, vari tipi di frutta tropicale e dei cestini pieni di ogni ben di Dio.

Non sono sicuro che il tassista la sera prima avesse capito bene l’orario dell’appuntamento ed invece nel parcheggio vediamo già una macchina che aspetta, usciamo nello spazio esterno e mi viene incontro un simpaticissimo signore che mi fa:

Antonio?

Io: “si

Lui: “Ok my name is Tingala, driver”.

Tutto questo in un inglese quasi incomprensibile, nella loro lingua alcune nostre lettere non esistono e quindi fanno fatica a pronunciarle, ma la simpatia e la positività di Tingala sono insuperabili. Non ha la patente e quindi si fa accompagnare da un suo parente che guida la jeep bianca che per 2 giorni sarà la nostra seconda casa e quando ci dice il prezzo non potevamo crederci. Più o meno 50€ totali per 2 persone più una macchina per 2 giorni interi a nostra disposizione, e quando gli chiediamo della benzina lui ci dice che è tutto compreso, quasi quasi ci trasferiamo!

La prima tappa di giornata è Sayan, un piccolo villaggio con un belvedere sulle gole del fiume Ayung, un paesaggio naturale bellissimo. Il centro di Bali ha un odore fantastico, fuori le case ogni mattina le donne mettono dei cestini pieni di fiori freschi e accendono un bastoncino d’incenso per ingraziarsi gli dei. Per chi ha visto il film “Mangia Prega Ama” dove Julia Roberts gira in bici tra la natura e viene investita da Javier Bardem, ecco noi siamo proprio qui!

Tingala ci fa fare una piacevole sosta in una piantagione di caffè dove assaggiamo vari gusti tutti molto buoni, poi di nuovo in macchina per raggiungere i Monumenti Reali Gunung Kawi, preparatevi a nomi lunghi e improbabili ma vi assicuro che la bellezza di questi posti lascia senza fiato.

A Bali la religione principale è l’Induismo e per entrare nei templi tutti, turisti e non, devono mettere il Sarong, un telo in cotone simile a un pareo che va messo in vita. Il complesso Gunung Kawi è qualcosa che va aldilà di ogni immaginazione, in mezzo alla natura ci si presentano davanti 9 enormi statue scolpite mille anni fa nella montagna con a fianco un tempio, una sorgente e un fiume che passa in mezzo a tutto questo.

Io l’ho messo nella mia top 5 dei luoghi più belli visti in vita mia e non aggiungo altro.

 

Prossima tappa Pura Tirta Empul o meglio conosciuto come tempio della purificazione, un luogo mistico in cui vale la pena fermarsi ed ammirare i tanti balinesi che si immergono nell’acqua sacra chiedendo agli Dei di purificare la loro anima.

Il centro di Bali ci regala una meraviglia dietro l’altra e così dopo un breve pranzo in sua compagnia, Tingala ci porta al tempio della sorgente di Sebatu. Che dire, un tempio in mezzo ad un laghetto popolato da carpe di tutti i colori, ci sembra di sognare ma invece è tutto vero, Bali è bellissima. È tardo pomeriggio e prima di tornare in hotel andiamo a goderci un altro paradiso naturale, le risaie a terrazze di Tegallalang. Stanchi morti salutiamo Tingala dandogli appuntamento al mattino dopo e ci riposiamo un po’ in vista della cena.

 

 

 

Day 3

L’appuntamento con Tingala è dopo pranzo così dedichiamo tutta la mattinata a Ubud, iniziamo con la Campuhan ridge Walk, una passeggiata in mezzo alla natura e alle risaie. Quello che ci sorprende di più sono i villaggi rurali e la sua gente, bambini a piedi nudi che giocano con le galline, gli adulti che coltivano il riso, loro sono felici così in un equilibrio tra natura e spirito.

Poi è la volta del centro di Ubud con il suo magnifico Pura Taman Saraswati, un favoloso tempio con attorno uno stagno pieno di fiori di loto, stupendo. Dopo un pranzo veloce in hotel è arrivato il momento di fare le valigie, salutiamo il centro dell’isola per spostarci sulla costa con la promessa di tornare un giorno in questi luoghi che ci hanno rapito l’anima e il cuore.

Carichiamo le valigie sulla jeep di Tingala e approfittiamo del tragitto di 1 ora per visitare altri posti, il primo è Pura Taman Ayun nella località di Mengwi, un tempio che ha come particolarità delle altissime costruzioni a pagoda, sono tante e creano uno scenario meraviglioso. Ormai è pomeriggio e finalmente arriviamo sulla costa precisamente a Tanah Lot, un altro posto meraviglioso, un tempio costruito su un grande scoglio sulla spiaggia con le onde dell’oceano che fanno da cornice.

Dicono che il tramonto col sole che scende proprio dietro al tempio sia qualcosa di eccezionale e così ci sediamo a bere un cocktail e ci godiamo questo spettacolo che non tradisce le attese.

Arrivati in hotel salutiamo Tingala con le lacrime agli occhi, sempre pronto a soddisfare tutte le nostre richieste, sempre gentile e il suo sorriso coinvolgente lo ricorderemo sempre con tanto affetto.

Day 4

Dopo tanto girovagare passiamo l’intera giornata sulla spiaggia di Seminyak all’insegna del dolce far niente, sole, mare, un massaggio balinese per Marica, pranzetto in un ristorantino sulla spiaggia, che vuoi di più dalla vita. Bali è speciale anche per i suoi spettacolari tramonti così in serata andiamo a Kuta e prima di cena andiamo in spiaggia dove ci sono migliaia di persone ad ammirare il sole che si immerge nel mare. Kuta è il posto più turistico di Bali dove la vera essenza dell’isola lascia spazio al caos di hotel, ristoranti e locali.

Day 5

Il D’penjor Seminyak, il nostro hotel, mette a disposizione anche un noleggio scooter così ne prendiamo uno rosso fiammante con tanto di bandierina indonesiana sullo specchietto per passare una giornata a sud dell’isola. La guida è a destra come in Inghilterra, ma da buon Napoletano non ci metto molto ad adattarmi, la prima tappa è Pura Luhur Uluwatu un tempio a picco sul mare popolato da una folta comunità di scimmie in piena libertà. Il panorama è fantastico, il silenzio e la tranquillità di questo posto ci fa sentire solo il rumore del mare che si infrange sulle rocce.

Proseguiamo il tour verso Padang Padang, la famosa spiaggia anch’essa presente in Mangia Prega Ama. Si raggiunge a piedi attraverso una strettissima stradina scavata nella montagna, il colore del mare è pazzesco e la spiaggia mantiene ancora l’aspetto incontaminato di un luogo dove l’uomo ha rispettato la natura.

Dopo un bel bagno rigenerante ci dirigiamo a Jimbaran beach famosa per le cene in spiaggia, dopo il tramonto i ristoranti mettono i tavoli direttamente sulla sabbia per romantici tete a tete a lume di candela. Così passiamo tutta la giornata in spiaggia e chiudiamo la serata con una cena con i piedi quasi nell’acqua, bellissima esperienza.

Passeremo altri 4 giorni in questa magnifica isola tra mare, sole, tramonti mozzafiato, aperitivi colorati in spiaggia e giornate intere in costume. Lasciamo questo posto con la promessa di tornarci un giorno o l’altro magari con i nostri figli, anche perchè non siamo riusciti a vedere tutto quello che di meraviglioso offre questa terra.

Bali ti cambia, arricchisce anima e spirito e ti fa sentire in pace con te stesso. Un consiglio, mettetela in cima ai vostri viaggi da fare e non ve ne pentirete.

 


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