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Una famiglia sana in tre mosse

Febbraio 5, 2020
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Una famiglia è molto più di un semplice gruppo di persone; è un sistema, un insieme di parti interconnesse tra loro e in continua evoluzione.

Molto spesso, quando si parla di famiglia, si tende a mettere l’accento sui suoi aspetti disfunzionali, sulle tante preoccupazioni dei genitori e sui disagi espressi dai figli.

Ma ci siamo mai fermati a riflettere su cosa è invece una famiglia sana e quali sono le caratteristiche di una relazione genitori figli che funziona?

Perché se da un lato la “famiglia del Mulino Bianco” non esiste, dall’altro è sempre possibile, con pochi e chiari accorgimenti, migliorare il clima familiare e la qualità delle relazioni.

Vediamo come.

Un primo punto che può sembrare scontato, ma non lo è affatto, è che i genitori sono genitori e i bambini sono bambini, in parole semplici i ruoli devono essere chiari, con una distinzione limpida tra chi detiene una funzione di guida e chi ha bisogno di punti di riferimento e limiti.
I genitori orientano la crescita dei figli proponendo uno stile educativo il più possibile condiviso tra mamma e papà.
Ciò significa che non sono né amici dei figli né loro tiranni, ma semplicemente attendibili modelli di condotta.
I bambini, per crescere sani e sicuri di sé, hanno bisogno di argini e direzioni, ma sopratutto di riferimenti, perché tendenzialmente chiudono le orecchie ai consigli e aprono gli occhi agli esempi.230
Un secondo aspetto ha a che fare con la capacità dei genitori di fornire una “base sicura” alla quale i bambini sanno di poter tornare ogni volta che sentono necessità di fare rifornimento affettivo ed ottenere conforto.

Rappresentare un porto riparato nella tempesta consente ai figli di allontanarsi serenamente vivendo esperienze anche al di fuori della relazione con i propri genitori.

Contare su un genitore sempre pronto ad accoglierlo, gli consente di sentirsi sufficientemente sicuro, imparare le basi della fiducia e della reciprocità che gli faranno da modello per le future relazioni affettive, ma al tempo stesso aprirsi al mondo con serenità, sentendosi a suo agio nel rapporto con gli altri.
Infine un terzo punto consiste nel mantenere un buon equilibrio tra senso di appartenenza e separazione.
I figli devono sentire di far parte di un nucleo coeso in cui ricevono sicurezza, affetto e protezione, di far parte di un sistema di valori che è quello espresso dalla propria famiglia, ma al tempo stesso avere la possibilità di sperimentarsi al di fuori dell’ambiente domestico, costruendosi una propria personale visione del mondo ed una propria identità, seppur differente dagli altri.
In parole semplici?
Si tratta di saper costruire legami affettivi tra i membri della famiglia, senza fare di questi dei vincoli di lealtà, imparando a diventare autonomi senza per questo sentirsi mai soli.

Semplici e chiari accorgimenti che tutti possiamo mettere in campo costruendo, giorno dopo giorno, un ambiente familiare più sereno e piacevole.

Non solo in questo modo contribuiremo a migliorare la salute emotiva dei nostri figli oggi, ma soprattutto getteremo le basi per il loro domani e per quelle che saranno le loro relazioni future.

Post a cura

Dott.ssa Ilaria Randolfi
Psicologa – Psicoterapeuta
Instagram: illy_psy

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